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Inaugurazione della mostra "Una capitale per il regno. Dal mercato Vecchio ai nuovi mercati", che avrà luogo il 18 novembre 2015 alle ore 17.00, presso l’Archivio Storico del Comune di Firenze.
DAI DOCUMENTI DI ARCHIVIO ALLA RICOSTRUZIONE 3D: I MERCATI DELLE VETTOVAGLIE DI FIRENZE ED IL LORO INTORNO
La ricostruzione 3D dei tessuti edilizi demoliti tra il 1871 ed il 1873 per fare posto ai mercati coperti di San Lorenzo, Sant'Ambrogio e San Frediano ha preso avvio dall'analisi delle perizie che il Comune di Firenze fece redigere dai propri tecnici, tra il 1864 ed il 1870, per valutare l'indennità di esproprio degli immobili e dei terreni interessati dai progetti dei tre padiglioni. L'insieme delle informazioni che è stato possibile evincere dai rapporti sui singoli immobili ha consentito da un lato di desumere la destinazione d’uso, lo stato di conservazione e la proprietà dei fabbricati, dall'altro di ricavare significative indicazioni sul loro aspetto formale e tipologico. Nel primo caso i dati raccolti sono confluiti in un database correlato alla cartografia storica, tramite il quale è possibile visualizzare direttamente sulle mappe catastali alcune informazioni relative a ciascun edificio; nel secondo hanno permesso di ricostruire tridimensionale quei tessuti edilizi che vennero parzialmente abbattuti per erigere i mercati ed aprire le nuove strade che li avrebbero serviti. Le accurate descrizioni redatte dai periti e, soprattutto, il corpus dei rilievi – in genere costituito da piante, sezioni e prospetti disegnati a china in scala 1:200 e acquarellati secondo la prassi del tempo – hanno consentito di rappresentare i volumi ed i caratteri figurativi della maggior parte degli edifici, compresi quelli oggi non più visibili. L'operazione non è nuova in sé, ma ciò che la caratterizza è il tentativo di rendere accessibile in una forma dinamica e aggiornata i fondi archivistici, che costituiscono una delle principale fonti per lo studio del passato. La modellazione 3D di ogni immobile si è avvalsa degli strumenti propri del rilevamento digitale e dell'informatica grafica. Il controllo geometrico-dimensionale dei manufatti e degli spazi urbani è stato compiuto sulle “nuvole di punti” derivate dalle scansioni laser. Una volta realizzati i solidi rappresentativi dei corpi di fabbrica sono stati proiettati sulle loro facce i fronti degli edifici. Per gli immobili demoliti, i prospetti sono stati desunti dai disegni di archivio, mentre per i manufatti preesistenti e rimasti inalterati fino ai nostri giorni, oppure per quelli costruiti ex novo, si è fatto ricorso ai fotopiani (attraverso la fotogrammetria digitale o il fotoraddrizzamento). La versione virtuale dei fabbricati è stata successivamente collocata sulle planimetrie catastali della prima metà dell'Ottocento, riconfigurando così i rispettivi ambienti urbani. Le tecniche di animazione hanno permesso infine di raccontare attraverso le immagini le fasi di trasformazione dei tessuti. Gli edifici hanno preso vita trasformandosi per far posto a strade, piazze e nuovi manufatti, rendendo intelligibile una lettura delle vicende urbane prima relegata ad un pubblico di soli esperti. |