Un Museo in tutti i sensi: una collaborazione scientifica tra Dipartimento di Architettura- DiDA e Museo archeologico del Territorio di Populonia per la fruizione tecnologicamente avanzata del patrimonio museale.
Il progetto di ricerca Un Museo in tutti i sensi utilizza le tecniche di Virtual Heritage secondo il più innovativo storytelling museale per rendere “parlanti” i tre più importanti manufatti del Museo del Territorio di Populonia e del Parco Archeologico di Baratti e Populonia: l’Anfora di Baratti, la Tomba dei Carri, il Mosaico a scena marina, favorendo una comunicazione museale accessibile alle più ampie categorie di fruitori e tendendo al museo come luogo di vera inclusione sociale.
Garantire fruibilità, comprensibilità e accessibilità al patrimonio museale a tutte le categorie di visitatori lavorando con tecniche low cost è l’obiettivo del progetto: intendendo, infatti, l'accessibilità non solo come abbattimento delle barriere architettoniche e fisiche, ma anche come il superamento delle barriere culturali, cognitive e sensoriali, Un museo in tutti i sensi è stato configurato sull’intento di conseguire maggior coinvolgimento del pubblico ed una fruizione allargata tramite l’allestimento interattivo di tre installazioni emblematiche del patrimonio dell’intero museo.
La filiera di lavoro si è basata sull’attività di rilievo per la restituzione avanzata dei tre importanti manufatti archeologici e sviluppata sulle due principali fasi di lavoro di input ed output dei dati, tramite: rilievo ed elaborazione del dato morfometrico, stampa 3D e sensorizzazione dei tre prototipi.
L’inaugurazione si terrà sabato 9 aprile 2016, alle ore 16, presso il Museo archeologico del Territorio di Populonia, Piazza Cittadella 8, Piombino.
