Architetto, laureata a pieni voti all’Università di Roma Tre con una Tesi sperimentale all’ENEA su un retrofit energetico. Collabora dal 2006 con il Dipartimento DiPsa dell’Università di RomaTre, occupandosi di simulazione dinamica e sperimentazioni sull’efficienza energetica. Dal 2007 è assistente di Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento DiPsa. Dal 2009 è Consulente Energetico all’Agenzia CasaClima di Bolzano. Dal 2010 è docente, presso l’Istituto Europeo di Design, di Efficienza energetica degli edifici ed integrazione nel progetto di interni. Vince nel 2012 una borsa di studio della Comunità Europea - Progetto Leonardo per la creazione di un database sull’edilizia sostenibile. Partecipa, come consulente energetico e certificatore del prototipo, al Solar Decathlon Europe 2014, nel Team RhOME-RomaTre, vincendo il primo premio assoluto con il progetto “RhOME for denCity”.
Interessi scientifici Rigenerazione urbana, metabolismo urbano, retrofit energetico, efficienza e simulazione energetica degli edifici, ecological footprint.
Titolo tesi “Emergenza abitativa: elementi di resilienza tecnologica”
Abstract Il disagio abitativo è legato ad una complessità di fattori. I costi della casa hanno un’alta incidenza sui bilanci familiari con il conseguente aumento di sfratti per morosità o di famiglie che, per mancanza di reddito, o condizioni economiche precarie, non hanno accesso al mercato immobiliare, nemmeno in affitto. A questo scenario si aggiunge la presenza del flusso migratorio continuo di stranieri in cerca di lavoro e proiettati verso le grandi città, perché attrattori economici. In assenza di risposte concrete, l’emergenza abitativa si traduce spesso nella creazione autogestita di insediamenti informali, che si innestano nei luoghi a margine. La portata del fenomeno dell’emergenza, che presenta sensibili fattori di eterogeneità, costituisce uno dei principali elementi per i quali si richiede alle città di essere più resilienti, capaci di sopravvivere, adattarsi e svilupparsi, indipendentemente dal tipo di shock sperimentato, senza mettere in crisi la propria struttura. Roma, ad esempio, è entrata a far parte delle cento città al mondo selezionate dalla Rockfeller Foundation per il progetto "100 Resilient Cities" con l’intento di attuare politiche urbane ed azioni conseguenti volte ad aumentare la capacità di resilienza della città. A partire da questi presupposti, e dall’esperienza maturata durante la partecipazione al Solar Decathlon’14, la ricerca vuole indagare come le grandi città si possano preparare ad accogliere la richiesta abitativa mantenendo ed incrementando la propria resilienza. Ci si chiede se esistano caratteristiche di resilienza tecnologica degli edifici che, fin dalla fase progettuale, li rendano adattabili alle mutevoli esigenze del contesto e degli utenti. Il prodotto della ricerca è l’elaborazione di una check list di caratteristiche e suggerimenti tecnologici in grado di aumentare la resilience-building di un progetto. L’intento è di fornire anche una risposta metaprogettuale integrabile nel progetto “100 Resilient Cities”, all’interno degli indicatori “Salute e Benessere” del “City Resilience Framework”, per l’aumento della resilienza tecnologica delle soluzioni abitative nel contesto romano. |