Se progettare vuol dire agire sul confine, una Scuola di Architettura non può che impegnarsi, per sua natura disciplinare, sulle soglie della prefigurazione ed enunciazione di desideri e ideazioni di spazi di vita, privata e collettiva, immaginandone, su pressione delle metamorfosi vitali del racconto urbano in particolare, le nuove permanenze potenziali, come luoghi d’alta memorabilità rappresentativa, simbolico-estetica. La partecipazione a F-Light 2013 ha implicato il chiarimento di questa naturale specificità d’azione sulla soglia tra effimero e duraturo, tra temporaneo e permanente, in una tensione conciliativa ricca di territori di possibilità creativa sul tema dello spazio pubblico contemporaneo.
La mostra finale del Workshop di studenti d’architettura ha esposto le ipotesi di incremento del racconto urbano fiorentino attraverso la riqualificazione di alcuni suoi luoghi ricorrendo al lighting design qualedispositivo di reinterpretazione in chiave “architettonica“ della luce artificiale come arte pubblica, e dunque proiettata oltre la contingenza dell’evento temporaneo per proporsi come accadimento poetico-estetico a permanente acquisizione spazializzata, per un’ulteriore stratificazione culturale del mosaico del suo paesaggio. Con la luce assunta, paradossale ossimoro, come “immateriale” materia architetturale, compositivamente plasmata in forma stabilizzata per una alternativa esperienziale nella fruizione collettiva dello spazio pubblico, per la emersione significante di elementi architettonici di sfondo e, in particolare, per il riscatto valoriale di contesti urbani meno aristocratici e qualitativamente dotati, o addirittura degradati. A prefigurazione appunto di una nuova era urbana fiorentina all’insegna della luce artificiale, nell’estensione notturna dell’attività vitale che connota irreversibilmente la città-metropoli contemporanea.
La Sala Vetrata e la Sala Anci in Piazza Madonna della Neve alle Murate hanno ospitato dal 18 al 22 dicembre 2013 la mostra degli elaborati grafici e la proiezione di un video di sintesi. Gli stessi studenti si sono cimentati nella sua ideazione e realizzazione, sia con i supporti per le tavole grafiche che con l’allestimento espositivo, da essi stessi presidiato a turno.