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Le stanze di Piero - Nuove architetture per Monterchib

Monterchi, nell’alta Valle Tiberina, originò come castello nel secolo XI°. Quale roccaforte di confine fu potenziata nel XIV° secolo allorquando cadde sotto il controllo di Firenze. Il patrimonio edilizio originario fu grandemente compromesso dai terremoti del 1917 e del 1919. Da circa seicento anni il tesoro della comunità monterchiese è la Madonna del Parto, una pittura che Piero della Francesca realizzò in una piccola chiesa rurale tra il 1450 e il 1455. Nel 1992 un radicale programma di ricerca e restauro avviato sull’opera fu di suggerimento all’amministrazione pubblica per promuovere un piano di recupero e rinnovamento di alcuni settori urbani al fine di incrementare la vocazione turistica e ricettiva dell’insediamento. Lo studio di fattibilità - redatto nel novembre 1994 a firma dell’architetto Giuseppe Alberto Centauro e battezzato Sistema Museale della Madonna del Parto di Piero della Francesca - aveva al suo centro il rifacimento del volume che su via della Reglia ospita i resti dell’originario affresco ma coinvolgeva altri punti salienti dell’edificato, determinando un insieme di poli mutuamente relazionati. La maggior parte delle ipotesi allora formulate non hanno avuto sviluppo successivo.
Nell’anno accademico 2012-2013 all’interno del Laboratorio di Progettazione dell’architettura V - Facoltà di Architettura di Firenze, corso di Laurea Magistrale in Architettura quinquennale a ciclo unico classe LM-4 c.u. - quello strumento di previsione è stato adottato come base per organizzare una serie di interventi il cui scopo, ben oltre il mero adeguamento funzionale, consisteva nel mettere-in-opera la stessa storia ed eredità del luogo. A tale strategia si affiancava la volontà di dare vita ad uno sguardo, ad una percezione del borgo e delle terre che lo accolgono inedita quanto rivelatrice. Tale riassetto è stato scandito attraverso quattro nuclei mutuamente connessi da percorsi pedonali e ciclabili: l’attraversamento e il cammino come attrezzi idonei a scalfire la densità semantica dei paesaggi antropici e naturali.

 

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1 - Risistemazione di piazzale San Rocco sulla strada provinciale di Monterchi (sp221). Il riordino di questa zona attraverso le infrastrutture necessarie - parcheggi, bus terminal, informazioni turistiche - costituisce il punto di partenza di una nuova rete di sentieri, oltre che essere medio geometrico da cui traguardare l’intorno.

2 - Presso il complesso di Santa Maria a Momentana, non lontano dalla perduta chiesa sulle cui muraglie Piero fece sorgere la sua maestosa madonna, si prevede la realizzazione di un plesso destinato a ospitare il Laboratorio e il Museo didattico della Pittura Murale. Il capolavoro del “Monarcha della pittura” come matrice per una sapienza, un mestiere da ri.conoscere e tramandare.

3 - In Palazzo Alberto Massi il progetto dell’area di ingresso è l’occasione per saldare tra loro i livelli dell’accesso principale su via XX settembre e l’omologo su via del Pozzo Vecchio. Sul fianco rivolto alla valle il disegno del suolo e dei giardini permettono di cucire questo edificio di frangia con il vicino nuovo museo e con la linea dei camminamenti al piede della collina.

4 - L’eccezionalità dell’affresco del maestro di San Sepolcro rende legittimo pensare alla costruzione di un’architettura interamente dedicata alla sua conservazione, alla sua visione, al suo studio; una fabbrica bifronte, dal codice doppio: da un lato manufatto interamente consegnato al frammento custodito, dall’altro, al pari di qualsivoglia “fatto urbano”, opportunità per un incremento dei valori plastici, spaziali e di uso del sito in cui esso si insedierà.

 

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Atrio d’onore della Provincia di Arezzo

Via Ricasoli 48, Arezzo

dal 1 Novembre
al 2 Novembre 2014

 

 

a cura di
Fabrizio F.V. Arrigoni
Filippo Pecorai
Francesco Polci
Francesco Onorati


collaboratori al corso
arch. Lapo Galluzzi
arch. Alessio Palandri
arch. Plinio Vanni

 

 

Sito della mostra 

Invito

Locandina

Brochure

 

 

 

progetti
Francesco Onorati, Filippo Pecorai, Francesco Polci
Arianna Pardi, Claudio Pierattelli, Roberta Siciliani
Giulia Fornai, Francesco Girelli, Giulio Moriani
Matteo Bartoli, Angela Benfante, Monica Bercigli
Simona Montesi, Lorenzo Norcini, Daniele Vezzosi
Valentina Ronzini, Andrea Scalabrelli, Mattia Ventimiglia
Giovanni Manzoni, Giuseppe Virecci Fana
Ylenia Caldararo, Elena D’Andrea, Vito Ruggeiro

 

 

Ultimo aggiornamento

18.05.2021

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