Il design nel sistema della formazione universitaria, opportunità occupazionali, relazioni con il territorio e prospettive di sviluppo: sono i temi al centro del convegno “L’offerta formativa in disegno industriale e design. Insegnare, orientare, fare, design” che si terrà a Firenze giovedì 23 e venerdì 24 maggio 2019 (Plesso Santa Teresa, via della Mattonaia, 8).
La due giorni, organizzata dal Dipartimento di Architettura (DIDA) e dalla Conferenza Universitaria Italiana del Design (CUID), nell’ambito dei Piani per l’Orientamento e il Tutorato (POT), in collaborazione con ISIA e Accademie delle Belle Arti, permetterà di analizzare il quadro dell’attuale contesto formativo di settore.
Nel corso del convegno, infatti, saranno presentate le specificità formative offerte dai 16 Atenei italiani nei quali sono attivi corsi di studio in disegno industriale e design.
I risultati occupazionali, i percorsi di orientamento, la relazione con il sistema AFAM (ISIA e Accademie di Belle Arti), il rapporto con il territorio e il sistema produttivo, saranno gli argomenti oggetto di confronto tra i rappresentanti degli Atenei.
Saranno affrontati, inoltre, i temi più attuali nel campo della didattica - dall’industria 4.0 al transportation design, all’innovazione dei materiali – e il rapporto con altri ambiti disciplinari - dalle ingegnerie alle scienze sociali, all’area umanistica.
La prima giornata vedrà in apertura i saluti di Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, di Vanda Lanzafame, direzione generale per lo studente del MIUR, e di Saverio Mecca, direttore del DIDA.
“I corsi di studio universitari in design, istituiti a partire dalla metà degli anni Novanta – spiega Francesca Tosi, ordinario di Disegno industriale dell’Università di Firenze e presidente della CUID, stanno riscuotendo un successo sempre maggiore. Le richieste di iscrizione ai test di ingresso sono circa due volte e mezzo il numero dei posti disponibili, con punte di quattro volte nel nord Italia. Molto positivi anche i dati occupazionali con punte di oltre l’85% a tre anni dalla laurea per i laureati magistrali.
“L’offerta formativa universitaria in design – continua Tosi - è caratterizzata da una forte componente progettuale. Gli studenti affrontano i diversi temi a stretto contatto con i docenti, secondo un approccio laboratoriale che richiede però numeri contenuti di studenti per poter garantire elevati livelli di qualità della formazione. I corsi di laurea, perciò, si scontrano spesso con difficoltà legate all’investimento in risorse umane e finanziarie”.
Ultimo aggiornamento
18.05.2021