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Scuola Dottorale

Marta Zerbini

Marta Zerbini
marta.zerbini(AT)unifi.it

dottorato
Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale

curriculum
Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente

ciclo
XXXV


Architetto e dottoranda di ricerca. Si forma presso il Dipartimento di Architettura di Firenze, dove si laurea con lode in Scienze dell’Architettura nel 2017 e consegue la laurea magistrale in Architettura nel 2019 a pieni voti legale e lode, discutendo la tesi dal titolo “La nuova Basilica di San Benedetto a Norcia. Mistagogia della Gerusalemme Celeste”, relatore prof. Andrea Ricci e correlatori prof. Cecilia Luschi e Marco Tanganelli. Dal 2017 collabora con la cattedra di Progettazione Architettonica II del prof. Andrea Ricci, presso il Dipartimento di Architettura di Firenze, di cui è Cultore di Materia dall’a.a. 2020/2021. Durante il periodo di formazione ha frequentato l’École Nationale Superieure d’Architecture di Paris Belleville e l’École Nationale Superieure d’Architecture di Paris Val de Seine. Sviluppa un tirocinio internazionale presso la Western Galilee College, in Israele, e svolge diverse missioni di ricerca e rilievo in Israele e in Armenia, dove studia le architetture medievali cultuali.

Interessi scientifici

Studio del rapporto tra composizione spaziale e composizione liturgica negli edifici cultuali; rilievo e disegno dell’architettura; analisi geometriche e dei rapporti proporzionali degli elementi architettonici; tecniche di rappresentazione grafica dei dati.

Titolo della Tesi

Chiese armene della prima cristianità (IV-VII secolo): Sapienza e Forma

Tutor

Prof.ssa Cecilia Maria Roberta Luschi

Abstract

La ricerca indaga la matrice geometrica alla base dei progetti degli edifici di culto per rintracciare la relazione tra composizione spaziale e liturgia. Studiare la forma e la composizione geometrica nel progetto architettonico dimostra come la disciplina del disegno sia indispensabile non solo per la rappresentazione del progetto, ma anche e soprattutto per la sua concezione. La ricerca mira a rintracciare e studiare i lineamenti geometrici del disegno nella forma compositiva, e più specificatamente nella geometria dell’architettura che definiamo “cultuale”. Tale studio permette di rintracciare e fornire le indicazioni necessarie per intervenre su chiese, monasteri, edifici di culto in genere, che non abbiano più funzione originaria o che siano stati danneggiati da fenomeni traumatici, senza tradirne il significato originario.

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