dottorato
Architettura
curriculum
Strutture e Restauro dell’Architettura e del Patrimonio Culturale
ciclo
XXXV
Nata a Firenze, 1989, ha conseguito la laurea in Architettura (corso di laurea magistrale a ciclo unico) presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, discutendo la tesi in restauro “Il Tempietto della Santissima Annunziata di Firenze: tesoro di materiali e tecniche. Studio di un'architettura come oreficeria”. Nel 2016 la tesi ha ottenuto la menzione speciale (5° premio) nel concorso Premio SIRA GIOVANI 2016 per le migliori Tesi di Laurea in Restauro Architettonico (Società Italiana per il Restauro dell’Architettura). Nel 2019 ha conseguito il titolo di specialista in Beni architettonici e del Paesaggio presso la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio dell’Università degli Studi di Firenze. Attualmente partecipa al programma di Dottorato in Architettura presso il DIDA e svolge attività di cultrice della materia nel Laboratorio di Restauro (Prof. M. De Vita, DIDA, Unifi).
architettura monumentale, patrimonio culturale, conservazione, analisi diagnostiche non invasive, termografia, indagini geofisiche.
Criteri e tecniche per la conoscenza storica e costruttiva dei monumenti. Il caso studio del complesso monumentale della SS. Annunziata di Firenze
Prof. Maurizio De Vita
Nell’ambito della conservazione dei complessi architettonici monumentali, la ricerca intende attestare l’importanza della individuazione dei principali interventi di restauro, quali opere di risanamento, di consolidamento e rifacimenti che hanno modificato la struttura originaria, come fase fondamentale per la documentazione integrale dello stato dell’arte. Per la ricostruzione di tali interventi, la ricerca sperimenta l’impiego di indagini diagnostiche non invasive unito allo studio delle fonti documentarie e all’osservazione diretta sul manufatto. Il caso studio è il complesso della SS.Annunziata di Firenze, uno dei più importanti monumenti religiosi della città. Sul caso studio esiste molta bibliografia a cui poter attingere, ma non un approfondimento sulle trasformazioni architettoniche apportate dal XVIII secolo. L’importanza del complesso rende l’obiettivo della ricerca ancora più interessante: nuovi criteri di analisi possono dare una lettura inedita di un monumento così conosciuto come la SS.Annunziata.