dottorato
Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale
curriculum
Strutture e restauro dell'architettura e del patrimonio culturale
ciclo
XXXVIII
Laureata con lode presso l’Università degli Studi di Firenze discutendo una tesi riguardante le discipline del restauro dell’architettura e la progettazione architettonica. Nel 2021 e 2022 partecipa alle attività di ricerca coordinate dalla Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini per il progetto di conoscenza per il restauro di Villa Garzoni a Collodi e agli “Studi per l’analisi e la valorizzazione del Giardino Garzoni a Collodi”, in collaborazione con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Nel 2021 collabora al Convengo Internazionale sui Giardini Storici, “Esperienze, ricerca, prospettive, a 40 anni dalle carte di Firenze”, presso il Dipartimento di Architettura di Firenze (DIDA) con il contributo di École Nationale Supérieure de Paysage (ENSP), Versailles. Nel 2022 collabora al Convegno Internazionale “1972-2022. Il Patrimonio Mondiale alla prova del tempo. A proposito di gestione, salvaguardia e sostenibilità”, organizzato in forma congiunta dal Dipartimento di Architettura (DIDA) e dall’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO del Comune di Firenze.
Si interessa di tutela e conservazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, con particolare attenzione alle metodologie di intervento e alle tecniche di restauro.
Tutela e conservazione del patrimonio culturale esposto agli effetti del cambiamento climatico, ai rischi naturali e antropici.
Prof.ssa Susanna Caccia Gherardini
La consapevolezza di nuove categorie di rischio naturale e antropico stimolano ulteriori ricerche nell’ambito della tutela e conservazione del patrimonio culturale. Si ritiene pertanto opportuno individuare e definire quali possano essere oggi nuovi approcci metodologici, analizzando le tipologie di degrado e alterazione causate dal cambiamento climatico e dai rischi antropici per la definizione di un corretto progetto di restauro.Le ricerche finora sviluppate mostrano come sia opportuno un approccio multidisciplinare alla questione, con il coinvolgimento dell’intera comunità scientifica internazionale, e si renda necessario definire un linguaggio comune per il restauro. La mancanza di una matrice unitaria nelle definizioni terminologiche porta a fraintendimenti nella comunicazione tra studiosi, restauratori e professionisti, dando luogo a un disallineamento tra teoresi e prassi del restauro. La ricerca si prefissa l’obiettivo di effettuare una disamina critica dei glossari scientifici a livello europeo, per arrivare alla proposta di un lessico condiviso nelle diverse fasi del progetto di restauro.