dottorato
Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale
curriculum
Storia dell'architettura e della città
ciclo
XXXIX
Elisabetta Grandis, dopo la prima laurea in Pedagogia, ha insegnato nella scuola superiore, ha pubblicato articoli su riviste specializzate e partecipato a convegni sulla ricerca didattica. Ha conseguito un Master of Philosophy all'Università di Glasgow nel 1995. Nel 2017 è stata insignita del primo premio dall’Associazione Italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione (MED). Ha inoltre coordinato numerosi progetti Erasmus nelle scuole dove ha lavorato.
Nell'aprile 2023 si è laureata in Storia dell’Arte all’Universitá degli Studi di Firenze con il massimo dei voti con una tesi in Storia dell’Architettura, relativa alle mostre dei fratelli Castiglioni alla fine degli anni Quaranta. Un estratto dalla tesi è in corso di pubblicazione. Durante quest’ultimo periodo universitario ha conseguito una borsa di studio per l’eccellenza dei risultati.
I suoi interessi riguardano prevalentemente l'architettura e gli architetti del secondo Novecento, con particolare riferimento agli allestimenti effimeri, ma anche alle architetture realizzate e alle elaborazioni teoriche.
Giovanni Klaus Koenig e la Chiesa Valdese: 1956 - 1974
Prof. Alessandro Brodini
Lo studio, che si inserisce nel curriculum di Storia dell’Architettura e della Città, riguarda la figura di Giovanni Klaus Koenig architetto e gli edifici che progetta dalla metà degli anni Cinquanta al 1974; la ricerca analizza come le sue riflessioni valoriali - spirituali e funzionali influenzino i progetti che redige per la Chiesa valdese, di cui anch'egli è membro. Verrà data particolare attenzione alla relazione con la committenza, alle esigenze della liturgia e alle conseguenti ripercussioni sugli edifici e sull’arredo che, spesso, egli progetta contestualmente. In questo modo si individueranno le peculiarità e le differenze non solo tra le sue opere, ma le si confronteranno anche con il contesto per comprendere le ragioni per cui, talvolta, alcuni progetti sono rimasti solo su carta. Lo studio procederà attraverso l’analisi della cospicua produzione teorica, la ricerca d’archivio e l’osservazione delle realizzazioni in situ.