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Scuola Dottorale

Matilde Caravello

Matilde Caravello
matilde.caravello(AT)unifi.it

dottorato 
Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale

curriculum 
Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente

ciclo
XXXIX


Si laurea nel 2019, con punteggio 109/110 e tesi dal titolo “La Grotticina di Madama e il sistema delle acque nel Giardino di Boboli”, relatrice prof.ssa Barbara Aterini e correlatori prof.ssa Maria Di Benedetto, prof. Luigi Zangheri e arch. Paola Ruggieri. Abilitata alla professione di architetto nel 2020. Si specializza nel 2022 in Beni Architettonici e del Paesaggio, con punteggio 110/110L e tesi dal titolo “Teatro del Rondò di Bacco: tra conservazione e valorizzazione”, relatore prof. Maurizio De Vita e correlatore Giacomo Tempesta. Cultrice della materia “Applicazioni della Geometria Descrittiva” corso A. prof.ssa Barbara Aterini dall’a.a. 2021/2022 e membro della ricerca “Dimore e giardini storici: un patrimonio culturale da conoscere e conservare” della prof.ssa Aterini dall’anno accademico 2022/2023, vince la borsa di dottorato di ricerca in “Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale”, curriculum “Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente” nell’anno accademico 2023/2024, dal titolo “Conoscenza di parchi e giardini storici, volta allo sviluppo di una metodologia di ricerca che partendo dal Giardino di Boboli possa essere universale”. 

Interessi scientifici

Geometria descrittiva, restituzione prospettica, prospettiva e scorci prospettici, giardini e parchi storici, disegno e rilievo di edifici storici, territorio e ambiente, archeologia, ricerca archivistica, storia dell’architettura e del paesaggio, conoscenza di parchi e giardini e storici.

Titolo della tesi

Conoscenza di parchi e giardini storici, volta allo sviluppo di una metodologia di ricerca che partendo dal Giardino di Boboli possa essere universale.

Tutor

Prof.ssa Barbara Aterini

Abstract

La conoscenza di parchi e giardini storici è un tema caro per la conservazione e salvaguardia del nostro patrimonio culturale, soprattutto per il fatto che ad oggi sono trattati quasi come “appendice” di musei noti a scala mondiale. La ricerca quindi si pone l’obiettivo di definire delle linea guida adatte ad un percorso conoscitivo specifico per questa tipologia di beni, prendendo come caso studio il Giardino di Boboli, appartenente al polo museale “Gallerie degli Uffizi” di Firenze. Partendo dalla ricerca storico-archivistica si continuerà con l’analisi e lo studio delle geometrie, prospettive e scorci prospettici che hanno caratterizzato e che caratterizzano il giardino, dal periodo mediceo fino ai giorni d’oggi, analizzando tutte le trasformazioni che ha subito nel corso dei secoli e, dove possibile, arrivando a ricostruirle se perdute. 

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